E’ a navata unica con cappelle laterali, ma probabilmente avrebbe dovuto essere a tre navate. Al posto delle navate laterali ci sono la Sagrestia, il Cimitero, l’abitazione del Parroco ed alcune case di abitazione privata. La costruzione della chiesa iniziò nel 1774. Nell’aprile di quell’anno vennero scavate le fondazioni e posta la prima pietra inviata da Roma dal Pontefice Clemente XIV. Alla fine dell’aprile del 1775 i muri perimetrali erano già costruiti per un’altezza di 40 palmi romani da terra. Nel marzo 1777 si iniziò l’elevazione dell’edificio e della facciata. La chiesa fu coperta nel settembre dello stesso anno. Nell’ottobre venne terminato il portone di pietra per la porta maggiore, lavorato dallo scalpellino anconetano Angelo Albertini e posto in opera nel novembre. La volta, iniziata nel novembre, fu completata nel gennaio del 1778. Nello stesso anno lo stuccatore Stefano Interlenghi eseguì gli stucchi della chiesa e nell’anno seguente vennero eseguiti gli altari, sistemati i quadri e gli arredi Nell’ottobre del 1779 furono trasferite le reliqui4e dei corpi di San Servigliano Martire e di San Gualtiero Abate dal Vecchio Servigliano. Sull’altare dedicato a San Servigliano si trova un quadro, dipinto da Alessandro Ricci nel 1779, che rappresenta nello sfondo la nuova città di Castel Clementino. L’edificio è indicato con la lettera E nel Catasto Gregoriano (1811). Alla chiesa Parrocchiale sono annessi: Cimitero (F), Sagrestia (G) e Casa del Parroco (I).
TORRE:La costrizione iniziò nel settembre del 1774 e terminò nel giugno del 1778. Nell’agosto del 1778 furono installate le campane provenienti dalla Parrocchia di San Marco di Servigliano Vecchio. E’ indicata con la lettera H nel Catasto Gregoriano (1811). Secondo la tradizione un altro campanile sarebbe dovuto sorgere in posizione simmetrica dalla parte opposta della chiesa. Sembra che il campanile avrebbe dovuto essere più alto di un piano. E’ a base quadrata con lato di m. 7,20 ed altezza di m.40.